28 luglio 2010

Un interessante punto di vista sul crocefisso nei luoghi pubblici

Anche in Brasile, come nel nostro paese, infuriano polemiche sulla presenza di simboli religiosi nei luoghi pubblici. Al di là delle posizioni personali (io sono dell'idea che uno stato laico non debba esibire alcun simbolo religioso), trovo che quella presa da un frate brasiliano e pubblicata un anno fa dal giornale "Folha de São Paulo" (o almeno, così dice la mia fonte) meriti un minuto della vostra attenzione. La traduco sommariamente e ve la propongo, senza nascondere che sono stata tentata di scrivere "italiana" al posto di "brasiliana". E di aggiungere una chiosa per suggerire la rimozione del crocifisso anche dalle pareti di alcune chiese e istituzioni religiose...

Sono un sacerdote cattolico e sono assolutamente d'accordo con la richiesta del Procuratore di San Paolo di togliere i simboli religiosi dai luoghi pubblici.
Il nostro è uno stato laico e non deve favorire questa o quella religione. Il Crocifisso deve essere tolto!
E aggiungo che non mi è mai piaciuto vedere il Crocifisso in tribunale, dove i poveri hanno meno diritti dei ricchi e le sentenze vengono barattate, vendute e comprate.
Non voglio più vedere il Crocifisso nelle Camere legislative, dove la corruzione è la moneta più forte.
Non voglio più vedere il Crocifisso nemmeno nei commissariati, nelle prigioni e nelle caserme, dove i piccoli vengono repressi e torturati.
Ancor meno voglio vedere il Crocifisso nei pronti soccorsi e negli ospedali, dove i poveri muoiono senza ricevere assistenza.
Il Crocifisso deve essere tolto dalle ripartizioni pubbliche, perché Cristo non benedice la sordida politica brasiliana causa di disgrazia, di miseria e di sofferenza per i piccoli, i poveri e i meno fortunati.
 
Frade Demetrius dos Santos Silva


14 luglio 2010

C'è chi ha troppo caldo, c'è chi ha troppo freddo...

Mentre l'Italia soffre nella morsa di un calore simil-tropicale, in Brasile la massa di aria polare che ha fatto il suo ingresso a Sud del paese ha fatto crollare ulteriormente le temperature. Nella città di General Carneiro (Paraná) la temperatura ha raggiunto -5,7ºC, la più bassa di tutto il paese.
Nello stato di Santa Catarina sono state registrate  temperature pari a - 4,9 a São Joaquim, -4,5 a Caçador e -4 a Curitibanos.
A Porto Alegre la temperatura ha raggiunto, secondo la centralina di rilevamento automatico dell'Istituto Nazionale di Meteorologia, il nuovo record di quest'anno: 3,5ºC.  La temperatura minima registrata dalle centraline n+nell'intero stato del Rio Grande do Sul è stata di -3,4º.
Martedì scorso nelle località di Passo Fundo e Santa Maria due persone sono morte per il freddo.
A Florianópilis la minima è stata di 5,7ºC.
Secondo la meteorologa Josélia Pergolim il freddo proseguirà anche nei prossimi giorni ed è provocato da una massa consistente di aria polare che lunedì ha preso ad avanzare sul Centro-Sud del Brasile.
(Fonte: O Globo)

... e non dimentichiamo che in quelle regioni, malgrado il freddo invernale non sia un evento così raro, quasi nessuno è dotato di un impianto di riscaldamento...

09 luglio 2010

Onere e onore: è arrivata la nomina ufficiale

È arrivata la lettera che mi nomina rappresentante ufficiale dell'IDHeC (Instituto Dom Helder Camara) in Italia.

Non so se sia maggiore l'onere o l'onore. Di certo è una responsabilità, ma anche un attestato di stima e di fiducia.
L'Istituto è depositario dei beni terreni appartenuti al vescovo dei poveri, morto nel 1999. Compresi i diritti d'autore. D'ora in avanti dovrò occuparmi di tutto ciò che riguarda i contatti con le case editrici italiane per le pubblicazioni future ma anche per eventuali opere sotto diritti e ancora in distribuzione in Italia.
È un compito che svolgo a titolo gratuito e per amore al Dom, una figura importantissima della storia e della cultura non solo del Brasile, ma del mondo intero. Il fatto che sia stato più volte candidato al premio Nobel per la Pace non è una coincidenza.
L'Istituto ha bisogno di sostegno. Da anni è in corso la trascrizione di tutti i manoscritti lasciati dal Bispinho, migliaia e migliaia di fogli vergati a mano: lettere, meditazioni, discorsi, poesie. Un lavoro enorme, quantitativamente e qualitativamente parlando, per realizzare il quale sono necessarie risorse economiche, strumentali e umane. Ogni centesimo di euro che sia possibile far recuperare a questa istituzione è una pagina in più che può essere trascritta e resa disponibile per la pubblicazione, in Brasile e nel mondo.
Spero di essere all'altezza del compito prestigioso che mi è stato affidato. Ma a questa speranza si affianca la certezza che c'è qualcuno che mi tiene la mano sul capo, come faceva tre anni fa mentre riscrivevo in italiano le sue meravigliose lettere dal Concilio Vaticano II...

02 luglio 2010

Aranciata amara

Gli arancioni dell'Olanda hanno eliminato i pentacampioni del Brasile dalla Coppa del Mondo. Dunga ha già annunciato le proprie dimissioni. Il sogno della sesta coppa, che avrebbe reso la Seleção "exa" (esacampioni del mondo...), viene rinviato al 2014. Chissà se giocare in casa porterà bene ai nostri amici brasiliani.
Intanto i tifosi piangono...