29 maggio 2007

Misure del governo in favore della pianificazione familiare

Il ministro della sanità José Gomes Temporão ha presentato ieri a São Paulo il Programma di Pianificazione Familiare del governo federale.
Il piano prevede un incentivo agli interventi di vasectomia, sconti per l'acquisto di anticoncezionali nelle farmacie popolari e incremento della distribuzione della pillola negli ambulatori pubblici. Saranno inoltre rese disponibili nuove linee di finanziamento per le maternità che operano in convenzione con il sistema di salute pubblica, e stanziate risorse per la riqualificazione professionale di chi lavora nei reparti di Pronto Soccorso ostetrico.

(Fonte: Radio CBN Brasil)


25 maggio 2007

Buone notizie

Oggi l'IBGE (Instituto Brasileiro de Geografia e Estatística) ha pubblicato i risultati di uno studio realizzato incrociando i dati disponibili dal 1940 al 2000.
La prima buona notizia riguarda la scolarizzazione dei bambini di età compresa fra 7 e 14 anni, che ha compiuto un gigantesco balzo in avanti: dal 30,6 al 94,5%.
Il tasso di analfabetismo è sceso dal 56,8 al 12,1 % (considerando la popolazione di età superiore a 10 anni); considerando il valore assoluto, nel 1940 il Brasile contava lo stesso numero di analfabeti che nel 2000 (16,4 milioni di persone).
Un dato importante, visto che la popolazione in 40 anni è letteralmente quadruplicata: da 41,2 a 169,8 milioni di abitanti. Si stima che a tutt'oggi il numero di abitanti del Brasile ammonti a circa 189 milioni.
Il Brasile rurale è diventato urbano: il tasso di urbanizzazione è passato dal 31, 3 all'81,2%. Ciò significa che nel 2000 più di 8 brasiliani su 10 abitavano in città, e meno di 2 su 10 in campagna.
Un'altra informazione demografica interessante riguarda la proporzione fra uomini e donne; nel 2000, infatti, il contingente femminile ammontava a 86 milioni contro gli 83,6 milioni di maschietti.

Nei prossimi giorni, compatibilmente con i miei impegni, vi riferirò altre informazioni interessanti di questa ricerca, soprattutto per ciò che riguarda la proporzione fra bianchi, neri e mulatti, l'immigrazione e la composizione delle famiglie.

Se qualcuno mastica il portoghese, può leggere le informazioni direttamente sul
sito dell'IBGE.
http://www.ibge.gov.br ("Estudo revela 60 anos de transformações sociais no país")

13 maggio 2007

Quello che i giornali non dicono

Sulla visita di Benedetto XVI in Brasile i media italiani non dicono tutto. Leggo dall'importante quotidiano "Folha de São Paulo" che l'afflusso di giovani all'incontro dell'altro giorno è stato inferiore al previsto. A quell'invito alla castità, alcuni giovani hanno risposto con cartelli recanti la scritta "Eu uso camisinha" (io uso il preservativo). La previsione di afflusso alla Santa Messa di oggi è stata prudentemente ridotta a 230 mila fedeli, contro il mezzo milione di cui si era parlato fino a ieri.

Il paese cosiddetto "più cattolico del mondo" (solo per avere un elevato numero di battezzati) sta manifestando un atteggiamento critico nei confronti del Papa e delle gerarchie vaticane in generale? È possibile.

Aggiungo alcune osservazioni sulla cosiddetta "lotta alle sette pentecostali".
Qualche anno fa, un mio amico sacerdote ebbe a dirmi: "Meno male che ci sono loro [gli evangelici pentecostali], altrimenti come farei a prendermi cura di tutta questa gente?". Insieme a un collega, aveva in carico una parrocchia che, con tutte le cappelle periferiche, ammontava a circa 100 mila abitanti. In Italia con 100 mila abitanti (e anche meno) si fa una Diocesi.
La Chiesa Cattolica è storicamente identificata con l'oppressione e la schiavitù che hanno flagellato il popolo dei più poveri (soprattutto neri e indios) per secoli. Non possiamo dimenticare che gli schiavi africani scendevano dalla nave e, insieme al marchio a fuoco, ricevevano il battesimo. Il Brasile è stato l'ultimo paese ad abolire la schiavitù: 20 maggio 1888.
Erano gli anni in cui in Italia era stato sconfitto il potere temporale del Papa, avevamo finalmente conquistato l'unità e tanti poveri emigravano proprio verso il Brasile, per andare a lavorare la terra da cui gli schiavi si erano allontanati. Risale a quegli anni la nascita del fenomeno dei meninos de rua, i bambini di strada di cui tanto si parla anche oggi. Figli di schiavi liberati che non trovavano lavoro perché, oltre a essere analfabeti, nella vita non avevano fatto altro che gli schiavi nelle piantagioni di caffè o di canna da zucchero.
Dov'era la Chiesa in quegli anni? Accanto agli schiavi liberati o accanto ai latifondisti?

Il fenomeno delle cosiddette "sette" (perché chiamarle così? Chi decide cos'è una chiesa e cos'è una setta?) pentecostali rappresenta un obiettivo pericolo di fondamentalismo. È fuori discussione che fanno leva sull'emotività delle persone e che, fatte rarissime eccezioni, non operano nel sociale e denunciano ben poco le ingiustizie che flagellano il paese e opprimono soprattutto i più poveri.
Ma è vero anche che chi si converte, chi entra ne lei dos crentes (entra nelle legge dei credenti), cambia vita. Molti alcolizzati hanno smesso di bere, molte famiglie si sono ricostruite.

Durante una conferenza ecumenica a Brasilia, una decina d'anni fa, un giornalista domandò al Dalai Lama: "Santità, qual è la religione migliore?". Il Dalai Lama rispose: "La miglior religione è quella che rende l'uomi migliore". Per molte persone, l'ingresso in una chiesa pentecostale ha rappresentato la chance di diventare una persona migliore. È questo che vogliamo combattere?

C'è da dire che alcune di queste comunità sono delle vere macchinette succhiasoldi. Che in nome della nuova religione alcuni poveri si impoveriscono ulteriormente (mentre i loro pastori si arricchiscono). La IURD (Igreja Universal do Reino de Deus) è guidata da un gruppo che possiede grandi mezzi d'informazione, fra cui una rete televisiva (Rede Record) trasmessa via satellite in tutti i paesi di lingua portoghese. A causa di alcuni affari loschi la IURD è stata dichiarata fuori legge in Portogallo.
Ma le Assemblee di Dio, la Chiesa Battista, gli Avventisti del 7º giorno non sono la IURD.

I movimenti cattolici che "lottano" contro i pentecostali usano le loro stesse armi: emotività, canti, balli, al massimo qualche attività assistenzialistica, assoluto silenzio per ciò che riguarda la critica sociale. È ciò che fa soprattutto il movimento del Rinnovamento dello Spirito, i cosiddetti "carismatici".

Io credo che come cristiani dovremmo ricordare il messaggio di Gesù che disse: "Voi siete il sale della terra, voi siete il lievito nella massa". Il sale e il lievito modificano la pasta e la rendono commestibile e gustosa solo se sono presenti in piccolissime quantità. In una situazione come quella brasiliana (ma anche di numerosi altri paesi del Sud del mondo) essere cristiani dovrebbe significare essere piccoli profeti che annunciano il Regno di Dio e denunciano tutto ciò che impedisce la sua realizzazione qui e ora.

Questo post sta diventando troppo lungo. Un altro giorno scriverò sulla Teologia della Liberazione.
Avete letto fin qui? Bravi!

06 maggio 2007

Il Papa troverà un Brasile un po' meno cattolico...

Da un'indagine realizzata da Datafolha, risulta che il 64% dei brasiliani di età superiore a 16 anni si dichiara cattolico. Nel 1996 erano il 74%. Nello stesso periodo, gli evangelici pentecostali sono passati dall'11 al 17%.
Secondo l'IBGE (Instituto Brasileiro de Geografia e Estatística, analogo al nostro ISTAT), invece, nel 1991 i cattolici ammontavano all'83,8% e nel 2000 erano scesi al 73,8%.
Le università federali di S. Paulo e Minas Gerais hanno constatato inoltre che l'11% dei brasiliani ha più di una religione, e che l'83% ritiene la religione un elemento molto importante nella propria vita.
Papa Benedetto XVI parteciperà alla V conferenza generale dell'Episcopato Latino Americano e dei Caraibi che si terrà ad Aparecida, nello stato di San Paolo, dal 9 al 14 maggio prossimi.
Aparecida ospita il santuario dedicato alla patrona del Brasile, Nossa Senhora de Aparecida, la cui statuetta raffigurante una madonna di pelle scura fu ritrovata da alcuni pescatori di questa località.

In occasione della visita del Papa, si prevede un'affluenza superiore al mezzo milione di pellegrini. Si teme per le carenze infrastrutturali della città, sia per quanto riguarda l'ospitalità dei pellegrini, sia per la mancanza di spazio per parcheggiare i pullman o per la possibile insufficienza di acqua potabile.
In Brasile c'è molta attesa per la visita di Benedetto XVI. Vedremo le ripercussioni sulla stampa nazionale.


04 maggio 2007

Lula libera il brevetto di un farmaco anti-AIDS

Lula autorizza la liberazione del brevetto di un farmaco utilizzato nella cura dell'AIDS
Il Presidente Luiz Inácio Lula da Silva ha firmato quest'oggi un atto che autorizza la violazione del brevetto del farmaco Efavirenz per la cura dell'AIDS. Il farmaco, utilizzato da 75 mila pazienti malati di AIDS in cura presso la rete pubblica, è prodotto dal laboratorio Merk Sharp & Dhome. L'aspettativa del governo è che la violazione del brevetto produca un risparmio di 30 milioni di dollari l'anno da qui al 2012.