30 maggio 2009

Quando un blog ti porta a un talk show

Lunedì prossimo 1° di giugno, a mezzogiorno circa, parteciperò al talk show "Formato Famiglia" su Sat2000.
Uno degli autori della trasmissione, che quel giorno tratterà le malattie infettive, mi ha trovata grazie al blog: una ricerca su Google ed è saltato fuori il mio post del 18 aprile 2008.
"La disturbo perché nel nostro programma, un talk-show, che va in onda tutti i giorni, per il 1° giugno stiamo organizzando una puntata sulle malattie infettive tropicali.
Mi sono imbattuto nel Suo blog e mi ha colpito moltissimo il fatto che lei abbia contratto il (o la, mi scuso dell'ignoranza) dengue per ben tre volte.
Forse non mi rendo conto di quanto Lei abbia potuto soffrire, ma nel caso in cui avesse voglia, lunedì 1° giugno sarebbe disposta a venire a parlarne qui a nei nostri studi di Roma?"
Così, lunedì mattina prendo un treno e vado a Roma per la diretta.
Presenzialismo? Vanità? Faccia di bronzo? Voglia di fare un giretto a Roma? Bisogno di apparire vista la carenza di traduzioni negli ultimi mesi? Voglia di trasmettere la mia esperienza? Un mix di tutte queste cose, penso. Sono fatta così.
In ogni caso, se non avete altri impegni, potrete vedermi sul digitale terrestre, su Sky o su Alice Home TV, canale 801.
Formato Famiglia, Sat2000

10 maggio 2009

Piove, governo ladro (agosto 2000)


Non so se state seguendo le notizie che provengono da alcune regioni del Brasile e in particolare dallo Stato del Maranhão, dove le alluvioni stanno rendendo difficile la vita a moltissima gente.
Non è che le alluvioni nel Nordest siano poi tutta questa novità, anzi sono un problema ricorrente e a farne le spese più alte è sempre la povera gente.
L'ultima alluvione di cui sono stata testimone risale ai primi di agosto del 2000. In quell'occasione scrissi una delle mie famose "circolari" a cui diedi lo stesso titolo di questo post. La copincollo senza correggere né refusi né virgole, tale e quale a come la spedii allora. Non è che le cose siano poi cambiate così tanto, da allora ad oggi...


7/08/2000

Carissimi tutti,
la settimana scorsa, come forse avrete visto anche al telegiornale italiano, si è scatenato sul nordest del Brasile un violentissimo nubifragio. Le città più colpite sono state Recife, dove abito io, e Maceió, capitale dello stato di Alagoas, ma le piccole città dell'interno dei due stati hanno anch'esse sofferto danni incacolabili.
In città, la situazione più grave è quella delle favelas costruite sopra o sotto costoni di terra, che si sono trasformati in fango scivoloso facendo crollare numerose baracche (quelle costruite "sopra") e seppellendone altre (quelle costruite "sotto"). Il bilancio dei morti non è ancora stato confermato ufficialmente, ma si dice che siano circa 70 solo nello stato di Pernambuco (Recife), e altrettanti in Alagoas, mentre sarebbero circa 120.000 le famiglie rimaste senza tetto.
Se non l'avessi visto coi miei occhi non avrei creduto che una grande città potesse ridursi in questo stato, io sono fortunata perché abito in un posto abbastanza alto e anche nei due giorni in cui non ho potuto uscire di casa la mia vita è stata quasi normale, la strada per la panetteria era accessibile, e anche quella per il videonoleggio.... ma in alcune avenidas era impossibile transitare in automobile, perché le macchine si ritrovavano semplicemente a fluttuare nell'acqua... a malapena riuscivano a transitare gli autobus, ma il problema era salirci sopra senza ritrovarsi giù dal marciapiede con l'acqua fino a metà coscia.

Nell'interno, la situazione è stata anche peggiore. A Matriz de Camaragibe, dove ho abitato dal 91 al 95, solo la piazza della chiesa emergeva dall'acqua. Moltissime persone, che non sono riuscite a raggiungere la piazza, hanno passato la notte fra martedì e mercoledì arrampicate sui pali della luce o sedute sui tetti: acqua sopra e acqua sotto, un inferno d'acqua.
Ora l'alluvione è rientrata ma la città sembra un villaggio fantasma dopo un bombardamento, molte famiglie hanno perso tutto, il frigorifero, letti, materassi, armadio... una mia amica non è riuscita a salvare neanche le mutandine dei bambini.
Ora, se la situazione non peggiorerà di nuovo, bisognerà calcolare i danni. Il governo federale ha già stanziato aluni miliardi per i comuni colpiti dalla tragedia, e qui sta il problema. Quest'anno ci saranno le elezioni municipali, e per la prima volta i sindaci in carica si potranno ricandidare per essere rieletti. A Matriz, ad esempio, nonostante il governatore dello Stato sia di opposizione, deve necessariamente trasferire i fondi al muncipio, e cosa fa il sindaco? Favorisce quelli che sono dalla sua parte, usando i soldi dell'emergenza per rafforzare la sua campagna elettorale. I "suoi" poveri gli saranno immensamente grati per l'aiuto alimentare, la ricostruzione della casa, l'acquisto del materasso, ma i poveri "d'opposizione"....
Una famiglia non ha ricevuto la cesta d'emergenza con la seguente motivazione: "voi avete la faccia da 40" (40 - "quarenta" - è il numero del candidato del PSB, il partito d'opposizione, ma quarenta è anche il nome di una specie di polenta, cibo per miserabili, grottesco gioco di parole sulla pelle di chi non mangiava da tre giorni). Sempre lo stesso sindaco (ovviamente non lui in persona, ma i suoi scagnozzi) riunisce la gente sotto il palazzo municipale e fa il "lancio" delle gallette, scatenando la furia di chi ha fame, e lasciando i più deboli senza niente.

"Piove, governo ladro"..... ora lo capisco molto bene...