29 gennaio 2008

Non chiedetemi di tradurlo (oggi va così)

Soneto de separação

De repente do riso fez-se o pranto
Silencioso e branco como a bruma
E das bocas unidas fez-se a espuma
E das mãos espalmadas fez-se o espanto.

De repente da calma fez-se o vento
Que dos olhos desfez a última chama
E da paixão fez-se o pressentimento
E do momento imóvel fez-se o drama.

De repente, não mais que de repente
Fez-se de triste o que se fez amante
E de sozinho o que se fez contente.

Fez-se do amigo próximo o distante
Fez-se da vida uma aventura errante
De repente, não mais que de repente.


Vinícius de Moraes
Oceano Atlântico, a bordo do Highland Patriot, a caminho da Inglaterra, setembro de 1938

23 gennaio 2008

Saudade (e altro)

Questa volta tornare a casa è stato più difficile del solito. Sono tormentata dalla saudade, o forse dovrei dire dal banzo, cioè dalla malinconia di casa che colpiva gli schiavi portandoli lentamente alla morte. È pur sempre vero che la mia casa è qui, ma gestire una duplice appartenenza non è mai semplice e non ha soluzione: quando sono qui ho saudade di là, quando sono là ho saudade di qui. Non c'è pace.

La buona notizia di oggi è che il Brasile è migliorato di 27 posizioni nel ranking relativo alla mortalità infantile. Avrete letto sui giornali della pubblicazione del rapporto UNICEF secondo il quale, tristemente, nel mondo sono ancora 20 milioni l'anno i bambini che muoiono prima di aver compiuto i 5 anni di età (26 mila al giorno!).
In Brasile le cose vanno migliorando sensibilmente, in quanto il paese è passato dall'86º al 113º posto (su 196 paesi censiti); rispetto al 1990 l'indice è sceso del 65%, con una flessione più sensibile dal 2004 in qua (nello stesso periodo, la caduta calcolata su base mondiale è stata del 25%).

Speriamo di continuare a ricevere notizie positive come questa, anche se osservando la realtà da vicino non tutto è rose e fiori.
L'altroieri mattina, mentre tornavo dalla spiaggia, ho assistito a una scena per la quale non trovo aggettivi. Un uomo magrissimo era sdraiato sotto il sole fra il marciapiede e la strada, su una via abbastanza trafficata in pieno quartiere di Boa Viagem. Uno spazzino che stava lavorando lì si è subito dato da fare per soccorrerlo, mentre un sacco di gente (in maggioranza ben vestita) si fermava e osservava la scena da lontano. Si è scoperto che l'uomo (dall'apparenza semplice, ma vestito in modo pulito e ordinato) era svenuto dalla fame. Ho fatto un salto al self-service lì vicino e mi sono fatta preparare un contenitore da asporto (meno male che avevo un po' di soldi, di solito vado in spiaggia appena con due spiccioli per bere un'acqua di cocco); sentito l'accaduto, il padrone del ristorante oltre a farmi lo sconto ha aggiunto una bottiglietta di succo d'arancia. Sono tornata sul posto e ho lasciato il pacchetto allo spazzino, che nel frattempo aveva spostato il pover'uomo all'ombra mentre il capannello (che aveva continuato a guardare senza muovere un dito) si era disperso.
La strada da fare è ancora lunga, sia per combattere la fame sia per stimolare un senso di solidarietà più umano e autentico. Non è un caso se l'unica persone che si è fermata a prestare soccorso è stato un umile spazzino.

19 gennaio 2008

48 ore o poco più...

Fra poco più di 48 ore imbarcherò alla volta dell'Europa. Sono dispiaciuta perché nemmeno questa volta sono riuscita a vedere tutti gli amici; l'agenda è piena fino a domani sera e sono rimaste fuori persone importanti. Ogni volta è così...
Oggi ho avuto una breve riunione con le responsabili dell'IDHeC (Instituto Dom Helder Camara) che finalmente mi hanno consegnato il contratto di cessione dei diritti d'autore sulle lettere conciliari, ormai in fase di pubblicazione in Italia. Speravo di riportare in Italia un altro po' di materiale da tradurre e pubblicare, ma sono rimasta parecchio scoraggiata. L'Instituto non dispone di fondi appropriati e la trascrizione dei manoscritti viene fatta, lentamente e non sempre correttamente, da personale volontario. Di questo passo, ci vorranno anni e anni prima che il materiale da pubblicare sia reso disponibile. Sto cercando di farmi venire delle idee: progetti, centri culturali, fondazioni, università, chi potrebbe essere interessato a finanziare la trascrizione digitale di migliaia e migliaia di manoscritti di un personaggio di rilevanza internazionale? In fin dei conti è stato candidato tre volte al Premio Nobel per la Pace, non era un prelato di campagna, un don abbondio qualunque...
Se qualcuno dei miei lettori ha delle idee, sia il benvenuto. Negli archivi dell'IDHeC c'è una miniera, ma ci vogliono fondi per pagare i minatori...

Qui siamo già in pieno clima di Carnevale. Oggi ci sarà l'apertura ufficiale a Olinda, con la sfilata del "Bloco das Virgens" (il blocco delle vergini: in realtà si tratta di uomini travestiti da donna...) ma in tutti i quartieri della città se ne respira il clima già da giorni. Ieri pomeriggio, ad accogliere i passeggeri in arrivo all'aeroporto, c'erano una piccola banda musicale, un gruppetto di ballerini di frevo e dei personaggi vestiti con i costumi tradizionali del carnevale pernambucano. Quest'anno si celebrano i 100 anni del Frevo, la danza carnevalesca che qui è nata e qui sopravvive alle intemperie della globalizzazione culturale. Per ballare il frevo bisogna essere molto atletici e avere gambe e piedi bene allenati; infatti viene danzato soprattutto da bambini e adolescenti perché gli adulti... beh... bisogna proprio che abbiano un fisico bestiale!

Domani, ultima mattinata di spiaggia e poi nel tardo pomeriggio immersione totale fra gli scaffali della Livraria Cultura: portare o non portare la carta di credito? Il rischio di perdere il controllo è reale,soprattutto ora che la TAP concede ai propri passeggeri di viaggiare con 64 Kg di bagaglio...

18 gennaio 2008

Fine della "missione"

La missione a Jânio Quadros per conto di Amici dei Popoli si è conclusa stamattina con l'intervista alla radio locale. Le informazioni di cui avevamo bisogno sono state raccolte quasi completamente e altre arriveranno in Italia entro carnevale.
Fra un'oretta si parte, con destinazione Vitória da Conquista. La città, di circa 400 mila abitanti, è situata a un paio d'ore di macchina da qui e ospita l'unico aeroporto della zona. Vi opera la compagnia Passaredo (in partnership con la più grande compagnia aerea nazionale, la TAM) che dispone di aeroplanini a elica da 30 posti. All'andata eravamo in 22 a bordo, più l'equipaggio. Non avevo ancora viaggiato su velivoli così piccoli, effettivamente è un po' strano e di primo acchito fa un po' impressione, ma è l'unico modo di arrivare a Salvador in 45 minuti anziché in 7 ore. Di là, prenderò un aereo di linea "normale" e arriverò a Recife nel pomeriggio.
Domani mattina parteciperò a una riunione con i responsabili dell'IDHeC (Instituto Dom Helder Camara) per parlare di possibili future pubblicazioni in Italia di altre opere del caro Dom Helder.
Domani sera, cena con gli amici del Consolato e domenica mattinata in spiaggia. Lunedì valigia e...

16 gennaio 2008

Luar do sertão

Ed eccomi qui, in pieno sertão della Bahia, dove il cellulare non prende e le strade asfaltate sono una rarità, ma dove il cielo notturno è molto più blu, si vedono tutte le stelle dell'emisfero sud e la luce della luna è suggestiva come in nessun altro luogo al mondo.
Mi trovo in una piccola città che si chiama Presidente Jânio Quadros (nome conferito in onore dell'allora presidente della Repubblica, che aveva promesso alla città finanziamenti per il suo sviluppo), ospite della comunità dei padri rogazionisti, padre Toninho e padre Jota.
Sono qui per definire gli ultimi dettagli di un progetto di scuola familiare agricola destinata ai giovani e alle ragazze della zona rurale. Lo scopo è fornire loro una formazione scolastica medio superiore in agricoltura, in modo da favorire il miglioramento delle coltivazioni di sussistenza a cui si dedica la maggioranza dei piccoli proprietari, impiantare nuove colture destinate anche alla vendita, riscattare i valori e le tradizioni della cultura popolare, favorire lo sviluppo di un'agricoltura ecosostenibile.
Si tratta di un progetto ambizioso, il cui scopo principale è proprio la riduzione dell'esodo dalle campagne verso le grandi città, fenomeno che flagella il Brasile da diversi decenni e che ha portato la popolazione urbana a raggiungere l'80% della popolazione totale del paese, relegando alla zona rurale uno scarno 20% degli abitanti. Considerata l'estensione del paese e la disponibilità (almeno teorica) di terre coltivabili, va da sé che lo sforzo di aiutare le nuove generazioni a non abbandonare le aree rurali ma anzi a valorizzarle è assolutamente meritorio.
L'elaborazione del progetto presenta alcune difficoltà ma stiamo cercando di risolverle.
La comunità locale mi ha accolta con simpatia e affetto e questa immersione totale in una realtà completamente diversa da quelle che conoscevo in precedenza si sta rivelando un'esperienza molto interessante.
Ora vi saluto perché abbiamo una riunione fra 10 minuti e la connessione internet non è delle più veloci.
Rimanete connessi!

13 gennaio 2008

Pioggia, viaggi e progetti

Quasi a volersi adattare al mio umore, che oggi non è esattamente dei più brillanti, oggi il cielo mi ha regalato una mattinata piovosa. Anziché in spiaggia, sono andata a fare un po' di acquisti per il mio ritorno in Italia la prossima settimana, così sabato e domenica potrò godermi il mare, tempo permettendo (e anche lunedì 21 al mattino, visto che il mio volo per Lisbona decolla in serata).

Domani alle 5 del mattino imbarco alla volta di Salvador de Bahia, e di lì per Vitória da Conquista; a Vitória mi aspetterà padre Jota, rogazionista, che mi accompagnerà in una piccola città del sertão bahiano che si chiama Presidente Jânio Quadros.
Amici dei Popoli sta appoggiando l'idea di un progetto di Escola-Família Agrícola in quella località, e io andrò a definire gli ultimi dettagli in modo da poter quanto prima presentare la richiesta di finanziamento all'Unione Europea o a qualche altro soggetto preposto all'uopo.
La finalità del progetto è offrire ai giovani della regione una possibilità di formazione medio-superiore in agricoltura di modo che, anziché emigrare verso le grandi città, rimangano in loco e migliorino la produzione agricola locale, con particolare attenzione alle coltivazioni ecosostenibili.
Non so se avrò la possibilità di connettermi da laggiù, ma sono sicura che al mio ritorno avrò molte cose da raccontarvi su una realtà tanto diversa da quella che ho conosciuto in questi anni e in cui ho lavorato.
Rimanete connessi.

11 gennaio 2008

Febbre gialla, pioggia e abbracci

Come promesso, qualche notizia meno personale.

Febbre Gialla. In queste settimane qui si parla molto dell'epidemia di febbre gialla che ha colpito gli stati della regione centro-ovest del paese, soprattutto Mato Grosso e Goiás (e il Distretto Federale, cioè Brasilia, che si trova al suo interno). Da dicembre in qua, ben 15 nuovi casi con alcuni morti (se non sbaglio, un paio). Fino a una quindicina di anni fa la vaccinazione era obbligatoria per entrare negli stati del Mato Grosso e del Mato Grosso do Sul; poi la malattia sembrava definitivamente debellata. E invece...

Pioggia. Mentre qui nel Nordest fa un gran caldo e si va in spiaggia tutti i giorni, gli stati del Sud, del Sud-Est e del Centro-Ovest sono flagellati da piogge e temporali particolarmente intensi. L'estensione immensa di questo paese fa sì che siano presenti molti climi diversi, a seconda della latitudine e della longitudine. È estate dappertutto, ma con caratteristiche diverse.
Detto ciò, come si fa a non amare questo Nordeste meraviglioso?

Abbracci. In questi giorni ho reincontrato molte persone che non vedevo da tempo (un anno, due, tre, cinque...). Amici veri e semplici conoscenti. Ma l'abbraccio, l'abbraccio è sempre quello: intenso, dato con tutto il corpo, stretto, caldo, molto diverso dagli abbracci inibiti che spesso ci scambiamo in Europa.
Abbracci che qualcuno dalle nostre parti definirebbe sfacciati, imbarazzanti, spudorati, nel migliore dei casi sensuali. Ma non sono abbracci dati con malizia, l'unico aggettivo che mi viene in mente per definirli è: affettuosi.
Il fatto è che abbiamo una diversa concezione del corpo. È una cosa che faremmo bene a imparare dai nostri amici brasiliani: il nostro corpo siamo noi, io sono il mio corpo. Se ti voglio salutare, se ti voglio trasmettere il mio affetto, non è detto che debba usare necessariamente le parole. L'abbraccio è capace di trasmettere un messaggio più intenso di mille discorsi. Siamo troppo intellettuali, siamo troppo "virtuali"!
Questa immersione totale nell'abbraccio "corpo totale" si sta rivelando una vera terapia.

Lunedì parto per la mia "missione" in Bahia e sarò di ritorno solo venerdì. Non so se sarà possibile aggiornare il blog anche da là, in ogni modo a risentirci presto.

08 gennaio 2008

Coccole

Oggi è stata una giornata di coccole autoinflitte: mattinata in spiaggia (ho assunto un gradevole colorino di pane ben cotto) e dopo il sonnellino pomeridiano un salto al solito salone di bellezza per il mio manicure e pedicure. Sono rimasta molto colpita: sono tornata in Italia da 5 anni, eppure la mia omonima Sandra si ricordava benissimo il colore dello smalto che preferisco. E mi ha chiesto notizie dei miei genitori, del mio lavoro...
Domani mi trasferisco dalla casa di Maria José a quella del caro Newton che mi lascerà le chiavi dell'apartamento e tornerà al mare con suo figlio. L'agenda si sta riempiendo: mercoledì pomeriggio-sera a Olinda con l'amico Biagio, giovedì pranzo con Marta e cena con Gorete, venerdì pranzo a casa di Virginia e cena con la mia amica viceconsole Enza (e forse con il giovane e simpaticissimo console Massimiliano), sabato in compagnia di Rosangela, sabato sera (forse) cena con Monica, Luis Carlos, Júlio e Renato... Un vero e proprio bagno di affetto e di nostalgia. Senza contare che tutte le mattine me ne andrò a fare una bella camminata in spiaggia per passare dal colore "pane ben cotto" al color "biscottino".
Devo anche andare a fare un giro alla mitica Livraria Cultura per fare incetta di libri e DVD: prevedo di dedicare un intero pomeriggio a questa piacevole attività.
Prometto, mi impegno, assicuro: domani o dopodomani scriverò un intervento "serio" per raccontare le ultime notizie che circolano da queste parti. Ma al momento sono ancora in pieno godimento vacanziero...
Un abbraccio calorosissimo a tutti!

p.s. per Celestino: torno in Italia il 21 gennaio. Se vuoi scrivermi, navigando con un po' di buona volontà sui link qui a lato troverai uno dei miei indirizzi di posta elettronica.

06 gennaio 2008

Sole, sole, mare, mare

Rieccomi rapidamente per un saluto al volo. Sono tornata a Recife, in questo momento mi trovo a casa dell'amica Maria José che dispone di una connessione ADSL abbastanza veloce.
Ringrazio tutti quelli che mi hanno lasciato dei messaggi. A Edson confermo che può benissimo utilizzare la mia traduzione, alla bella addormentata confermo che Ana ricambia saluti e abbracci.
Purtroppo Auda ha perso il bambino e questa vicenda ha amareggiato un po' il nostro capodanno. Ma sono cose che succedono, Auda e Neno sono giovani e presto Daniel avrà un nuovo fratellino o sorellina.
Io sto meglio, sono guarita quasi del tutto dalla tosse e dal raffreddore. In questi giorni sono andata molto al mare e ho già un bel colorito dorato.
In settimana mi impegnerò un po' di più per aggiornare il blog con meno notizie personali e più notizie del paese, della situazione, della cultura locale. Ma in questo momento sono come un convalescente che si sta curando... ho ancora bisogno di riposo, il 2007 è stato un anno intenso e impegnativo. Sto dormendo tantissimo, ho mangiato molti gamberi e pesce fritto e bevuto parecchia birra... insomma sto cercando di ricaricare le pile e di godermi il lato ludico della vacanza!
Vi abbraccio tutti con calore, in particolare chi si trova in Italia (so che ha nevicato). Qui c'è un sole stupendo...
Rimanete connessi!

01 gennaio 2008

Felice anno nuovo?

Felice anno nuovo? Oggi Matriz de Camaragibe è rimasta senz’acqua!
Probabilmente la presenza di molti visitatori esterni in occasione dei festeggiamenti del santo patrono, il glorioso Senhor Bom Jesus, e delle feste di fine anno, ha fatto sì che i consumi idrici della città salissero alle stelle. Speriamo che la situazione migliori nelle prossime ore, altrimenti non ci si potrà fare la doccia... e anche andare al gabinetto diventerà un problema...
Ma la notizia peggiore è che questa notte la cara Auda, di cui sono stata testimone di nozze nel 2002 e che era in attesa del secondo bambino, ha avuto um’antipatica emorragia che non lascia presagire nulla di nuovo.
Insomma, un anno che per un motivo o per l'altro sembra non iniziare sotto i migliori auspici...
Scusate la brevità del messaggio ma anche la connessione analogica lascia molto a desiderare.
Ci risentiamo quando avrò a disposizione qualcosa di meglio.
Voglio essere ottimista, quindi auguro a tutti un felicissimo 2008.

P.S. Credo che qui la temperatura sia intorno ai 35 gradi centigradi...