11 gennaio 2008

Febbre gialla, pioggia e abbracci

Come promesso, qualche notizia meno personale.

Febbre Gialla. In queste settimane qui si parla molto dell'epidemia di febbre gialla che ha colpito gli stati della regione centro-ovest del paese, soprattutto Mato Grosso e Goiás (e il Distretto Federale, cioè Brasilia, che si trova al suo interno). Da dicembre in qua, ben 15 nuovi casi con alcuni morti (se non sbaglio, un paio). Fino a una quindicina di anni fa la vaccinazione era obbligatoria per entrare negli stati del Mato Grosso e del Mato Grosso do Sul; poi la malattia sembrava definitivamente debellata. E invece...

Pioggia. Mentre qui nel Nordest fa un gran caldo e si va in spiaggia tutti i giorni, gli stati del Sud, del Sud-Est e del Centro-Ovest sono flagellati da piogge e temporali particolarmente intensi. L'estensione immensa di questo paese fa sì che siano presenti molti climi diversi, a seconda della latitudine e della longitudine. È estate dappertutto, ma con caratteristiche diverse.
Detto ciò, come si fa a non amare questo Nordeste meraviglioso?

Abbracci. In questi giorni ho reincontrato molte persone che non vedevo da tempo (un anno, due, tre, cinque...). Amici veri e semplici conoscenti. Ma l'abbraccio, l'abbraccio è sempre quello: intenso, dato con tutto il corpo, stretto, caldo, molto diverso dagli abbracci inibiti che spesso ci scambiamo in Europa.
Abbracci che qualcuno dalle nostre parti definirebbe sfacciati, imbarazzanti, spudorati, nel migliore dei casi sensuali. Ma non sono abbracci dati con malizia, l'unico aggettivo che mi viene in mente per definirli è: affettuosi.
Il fatto è che abbiamo una diversa concezione del corpo. È una cosa che faremmo bene a imparare dai nostri amici brasiliani: il nostro corpo siamo noi, io sono il mio corpo. Se ti voglio salutare, se ti voglio trasmettere il mio affetto, non è detto che debba usare necessariamente le parole. L'abbraccio è capace di trasmettere un messaggio più intenso di mille discorsi. Siamo troppo intellettuali, siamo troppo "virtuali"!
Questa immersione totale nell'abbraccio "corpo totale" si sta rivelando una vera terapia.

Lunedì parto per la mia "missione" in Bahia e sarò di ritorno solo venerdì. Non so se sarà possibile aggiornare il blog anche da là, in ogni modo a risentirci presto.

Nessun commento: