28 novembre 2010

Le forze dell'ordine "espugnano" la favela del Morro do Alemão

(Ultim'ora: ore 14:15)
Questa mattina le forze dell'ordine (Polizia, Marina ed Esercito), con l'ausilio di mezzi pesanti come i carri armati, sono riuscite a entrare nella favela del Morro do Alemão, uno dei nuclei più resistenti della criminalità organizzata e del traffico di droga. Il Bope (Batalhão de Operações Policiais Especiais) è penetrato nei punti nevralgici della favela e nel momento in cui vi scrivo sono previste nuove incursioni. Non tutti i criminali sono stati identificati, pochissimi si sono arresi e, stando alle notizie che sto ascoltando dal vivo da un canale televisivo brasiliano, inizieranno a breve le operazioni di rastrellamento per l'identificazione e l'arresto di boss e trafficanti. L'ospedale Getúlio Vargas è pronto a ricevere eventuali feriti, mentre un vero e proprio ospedale da campo per l'emergenza è stato installato nei pressi della favela. A quanto dicono i mezzi d'informazione, stamattina non ci sono stati ancora feriti, nonostante le sparatorie.
Un amico che abita a Rio mi ha scritto pochi minuti fa su facebook che "qui a Rio abbiamo tutti la sensazione che nella vita di questa città stia avendo inizio una nuova fase". Lo auguro di cuore a tutti gli amici di Rio e del resto del Brasile, anche se la situazione non è semplice e ci vorrà molto tempo per risolvere il problema per davvero. Ma, come sono solita dire, la maratona comincia col primo passo. Auguriamoci solo che non debba essere versato troppo sangue, che troppi innocenti non abbiano a pagare il prezzo di un'operazione indubbiamente necessaria.
Staremo a vedere. Fra qualche settimana il bilancio provvisorio, fra qualche mese il bilancio definitivo...

24 novembre 2010

E Lula diventa un fumetto

La casa editrice Sarandi, nell'ambito del progetto intitolato "Storia del Brasile a fumetti", lancia in questi giorni la collana dedicata ai brasiliani illustri. Il primo numero è dedicato, come c'era da aspettarsi, al presidente uscente Luiz Inácio Lula da Silva. Il testo è di Toni Rodrigues, scrittore per l'infanzia e autore di fumetti. I disegni, invece, sono del veterano Rodolfo Zalla, uno dei più famosi illustratori viventi di albi a fumetti. Zalla è di origini argentine e ha 80 anni. La casa editrice, che si occupa prevalentemente di libri didattici, ha messo in circolazione 37 mila esemplari dell'albo a un prezzo di 4,95 Reais (poco più di 2 euro per 48 pagine a colori).
Prendendo spunto dagli elogi ricevuti in occasione del G-20 dell'aprile 2009 da Barak Obama, che lo definì "l'uomo politico più popolare della terra", l'albo ripercorre gli episodi più salienti della vita personale e pubblica di Lula.
Chiude il volume una lettera con la quale il presidente in persona si congeda dai lettori affermando che la storia della sua vita rappresenta quella di molti brasiliani anonimi e privi di opportunità, e ringraziando tutti coloro che hanno reso possibile il successo del suo governo, dal più umile dipendente statale, ai ministri, alla moglie Marisa.
"Malgrado ci sia ancora molto da fare, concludo il mio mandato con la sensazione di aver fatto il mio dovere e con la certezza che le pagine in bianco del nostro futuro saranno riempite da uomini e donne che non rinunciano mai e che hanno conquistato il diritto a una vita dignitosa".

50 mila (grazie, amici)

Stanotte questo blog ha raggiunto la cifra di 50 mila visite dal giorno in cui è stato inserito il contatore, cioè il 6 agosto 2007. Vale a dire una media di circa 41 viste al giorno, oltre 1.200 al mese. Ne sono lusingata. 
E insisto nel mio proposito di non lucrare con questo spazio virtuale: niente pubblicità, non lo faccio per denaro. Come ebbi a dire a suo tempo, questo è solo il tentativo di offrire informazioni e notizie sul Brasile che non compaiono sulle testate nazionali, o magari una visione alternativa di quelle che sui media italiani passano, ma in modo superficiale o distorto. Una goccia nell'oceano, ma se serve a fare piazza pulita di qualche stereotipo è sempre meglio che niente.
Ringrazio in modo particolare i miei visitatori abituali, soprattutto quelli che lo sono diventati dopo essere passati di qui per caso, catapultati inopitanatamente da una ricerca di Google.
Prossimo traguadro: centomila. Ma se ne riparla fra altri tre anni e mezzo, eh?

08 novembre 2010

Al voto i Brasiliani nel mondo

Fino a domani 9 novembre i brasiliani residenti all'estero hanno la possibilità di votare i propri rappresentanti.
I candidati residenti in Italia sono numerosi, fra i miei amici virtuali ce ne sono due: Barbara Bueno, conosciuta su facebook, ed Ester Luciani, presidente dell'Associazione Italo-Brasiliani nel Mondo a Bologna, che ringrazio per avermi segnalato questo importante appuntamento per i brasiliani residenti all'estero.
Gli interessati possono trovare qui tutte le informazioni del caso.

02 novembre 2010

Donne al potere: Dilma Roussef eletta Presidente della Repubblica

So che molti dei miei lettori aspettavano un intervento sull'elezione di Dilma, e mi scuso per il ritardo dovuto ad altri impegni.
In questi giorni, il mio ricordo è andato inevitabilmente a 8 anni fa, a quel 27 ottobre 2002 in cui Lula si affermò al secondo turno delle più emozionanti elezioni a cui mi sia capitato di assistere. Anche allora il candidato sconfitto fu José Serra. Anche allora andò al potere un personaggio dalle caratteristiche senza precedenti: un autentico uomo del popolo, un operaio le cui origini erano da cercare nel Brasile scalzo, affamato, senza erudizione. Ma un Brasile dotato di intelligenza e sapienza.
Oggi celebriamo la vittoria di una donna, Dilma Roussef. Sembra una cosa banale e scontata, ma non lo è. È un momento storico che segnerà senza possibilità di ritorno la fisionomia politica del più importante paese del Sudamerica. Una donna alla presidenza di un paese a cultura ancora fortemente machista. Una donna alla guida del 5º paese più esteso del mondo, dell'8º economia più importante del mondo. Una donna al governo di quasi 200 milioni di cittadini.
Le stesse parole pronunciate nel suo primo discorso, domenica scorsa, ci aiutano a capire che il cammino da compiere è ancora lungo:
Oggi ho ricevuto da milioni di brasiliani e brasiliane la missione più importante della mia vita.
Questo avvenimento, al di là della mia persona, è una dimostrazione del progresso democratico del nostro paese: per la prima volta una donna sarà presidente del Brasile. È il momento di sottoscrivere quindi il mio primo impegno post-elettorale: onorare le donne brasiliane affinché questo avvenimento, finora inedito, si trasformi in un evento naturale. Che possa ripetersi e ampliarsi nelle aziende, nelle istituzioni civili, nelle entità che rappresentano tutta la nostra società. L'uguaglianza di opportunità per uomini e donne è un principio essenziale della democrazia. Mi piacerebbe molto che oggi i padri e le madri guardassero le proprie bambine negli occhi e dicessero loro: SÌ, le donne ce la possono fare!
È inevitabile sognare che anche nel nostro paese possa diventare un evento naturale il fatto che una donna giunga a guidare il governo del proprio paese, giunga a occupare il posto di prima cittadina della Nazione. È inevitabile farsi travolgere dal pessimismo che gli avvenimenti italiani di questi ultimi tempi non possono che alimentare. Sembra che per la classe politica italiana contemporanea le donne siano tornate a essere oggettini decorativi. La vittoria di Dilma ci ricorda che, sì, le donne ce la possono fare.

Complimenti a Dilma e complimenti a milioni di elettori ed elettrici che hanno scelto di mettere le sorti del loro paese nelle sue mani.