19 febbraio 2007

La notte dei tamburi silenziosi

A mezzanotte i tamburi di tutti i Maracatus riuniti nel Cortile del Rosario (Pátio do Terço), nel centro di Recife, smetteranno di suonare, e tutte le luci si spegneranno.
È la notte dei tamburi silenziosi, la notte carnevalesca in cui i discendenti afrobrasiliani degli schiavi onorano i loro ancestrali con un rituale estremamente suggestivo e coinvolgente.
Il caos generalizzato del carnevale pernambucano conquista uno spazio di silenzio riverenziale in questa notte.
Alcuni gruppi di Maracatu hanno più di 200 anni di vita. Sfileranno a partire dalle ore 20, al suono dei loro tamburi.


17 febbraio 2007

Il "Galo da madrugada"


Cos'è il Galo da Madrugada potete leggerlo nel post del 26 giugno. Basti sapere che quest'anno il più grande blocco carnevalesco del mondo (si prevede la partecipazione di quasi due milioni di foliões) commemorerà i trent'anni dalla sua fondazione ufficiale (1977) e soprattutto i 100 anni del Frevo, la danza carnevalesca più popolare e caratteristica dello stato del Pernambuco.
È carnevale, è festa, è follia. Unico momento dell'anno in cui non è possibile fare distinzioni, in cui tutti scendono in strada e ballano saltano bevono, l'avvocato e la donna di servizio, il medico e l'autista d'autobus, l'imprenditore e l'operaio.
È un momento di grande riscatto e forse anche di resistenza popolare a una situazione plurisecolare di oppressione. Sarebbe troppo facile liquidare il fenomeno-carnevale come una specie di oblio.

Molti poveri approfittano di questa stagione per lavorare sodo: centinaia di lattine di birra e cocacola sistemate in mezzo al ghiaccio, all'interno di un enorme contenitore di polistirolo caricato in spalla, e via in mezzo alla moltitudine per raggranellare qualche soldino per mantenere la famiglia. Altri girano col loro enorme sacco nero a raccogliere le lattine vuote, per poi portarle alla fine dei festeggiamenti al centro dove viene riciclato l'alluminio (pagato un tanto al chilo, se uno si dà da fare può mettere insieme un vero gruzzolo in pochi giorni).
Altri ancora, forse nemmeno tanto poveri, sicuramente carenti di scrupolo morale, girano in mezzo alla folla per sfilare portafogli, orologi, catenine, orecchini ai più sprovveduti; al carnevale ci si va infilando qualche banconota di piccolo taglio nelle mutande, una fotocopia della carta d'identità in tasca e, al massimo, un orologino vecchio se proprio si vuole sapere che ore sono.

A quest'ora (qui sono le 11 del mattino, a Recife le 7) i foliões do Galo cominciano a radunarsi nei pressi del Forte das Cinco Pontas. L'enorme gallo di cartapesta già da alcuni giorni interrompe il traffico sul ponte Duarte Coelho. Sul fiume le prime barche cominciano a posizionarsi per godere della visione privilegiata che se ne ha dall'acqua. Gente di Recife e Olinda, ma anche di altre città e persino di altri paesi, si prepara a questa folle e turbinosa giornata carnevalesca.

Ehi pessoal, ehi moçada
o carnaval começa
com o Galo da Madrugada.

Sono cominciati i 4 giorni più folli dell'anno. Non amo le moltitudini ma lo confesso, quel clima un po' mi manca...

P.S. Oggi a Vicenza ci sarà la manifestazione contro il raddoppio della base militare americana. Speriamo che sia una bella e pacifica festa, un carnevale impegnato, un carnevale di legittima resistenza civile.

14 febbraio 2007

João Hélio non avrà un carnevale

Rio de Janeiro. Il 7 febbraio scorso un gruppo di criminali ha assaltato una donna alla guida della sua auto, rubandole il veicolo. La donna è stata strappata fuori dalla macchina, la figlia di 14 anni è scappata e, mentre la madre cercava di tirare fuori il figlio João Hélio di 6 anni, i delinquenti sono partiti in quarta e il bambino è rimasto appeso alla cintura di sicurezza ed è stato trascinato per circa 7 chilometri. Abbandonato in strada, quando è stato ritrovato era già morto.
I sospetti fermati dalla polizia sono 5, di cui due minorenni.
Ora è di nuovo in auge la discussione sulla riduzione della minore età penale ma, come giustamente fa notare il presidente Lula, non è questo il modo di risolvere i problemi della criminalità urbana.
Legiferare sull'onda dell'emozione può generare ulteriori problemi. La soluzione è da cercare nella creazione di lavoro e reddito, nella lotta all'evasione scolastica, nel miglioramento delle condizioni di vita delle famiglie, in definitiva nella creazione di reali speranze di futuro per le masse dei giovani impoveriti.
Non è facile. Il problema della sicurezza non riguarda solo il Brasile ma sta diventando una priorità in tutte le realtà urbane del mondo. È ovvio che bisogna anche intervenire con un rafforzamento dell'intervento delle forze dell'ordine, ma è sempre più evidente che si tratta di palliativi.
È ora di pensare seriamente a interventi preventivi nella direzione di una maggior giustizia sociale, di una più sana distribuzione del reddito, di un'effettiva eguaglianza di opportunità.
Il Brasile, ancora una volta, rappresenta efficacemente tutte le contraddizioni del mondo globalizzato. Guardate il Brasile, e vedrete il mondo.

05 febbraio 2007

Orgulho de ser nordestina

Recife ospiterà dal 7 al 10 febbraio prossimi una fiera della musica, la prima Feira Música Brasil, sotto il patrocinio del Ministero della Cultura.
Da quanto ho capito, l'evento mescolerà gli affari (come in qualunque altra fiera commerciale) con eventi musicali, conferenze, show, mostre e tutto quello che ha a che vedere con la musica brasiliana.
La città sarà invasa dai musicisti e dagli appassionati proprio pochi giorni prima del Carnevale, e probabilmente per due settimane diventerà un "inferno", per la gioia degli amanti della festa e la disperazione di coloro che preferiscono la calma e il silenzio.
Comunque sia, Recife merita di salire agli onori della cronaca per eventi culturali come questo. È una città che viene spesso esclusa dagli itinerari turistici, lasciata in secondo piano, all'ombra della più famosa Salvador de Bahia. In realtà, Recife offre moltissimo dal punto di vista artistico-culturale, paesaggistico, turistico.
A differenza di Salvador, che gravita pesantemente intorno al più sviluppato sudest del paese (ad esempio, durante l'estate la Bahia adotta l'ora legale, il resto del Nordest no), Recife è la più nordestina fra le capitali brasiliane. Forse non ha spiagge belle come quelle dei dintorni di Natal e Fortaleza, ma conserva una forte identità e una cultura popolare autentica.
Non per niente è nato a Recife lo slogan che per alcuni anni ha caratterizzato la catena di supermercati Bompreço: Orgulho de ser nordestino, l'orgoglio di essere nordestini, proprio nel periodo in cui nordestini e il nordest erano identificati con la miseria, la delinquenza, il turismo sessuale, il sottosviluppo, l'ignoranza. Niente di tutto questo, hanno detto i recifensi e i pernambucani, noi siamo orgogliosi di essere nordestini e cerchiamo di riscattare il meglio della nostra cultura popolare, senza sudditanza verso le zone più sviluppate del paese.
Il Brasile oggi ha molti pernambucani e nordestini illustri, primo fra tutti il presidente Lula.
E anch'io provo l'orgoglio di essere un po' nordestina, anche se d'adozione.