"Dall'altra parte del mare" è il post che è stato pubblicato oggi sul blog di Donne Pensanti gestito dall'amica Silvia Cavalieri.
L'ho scritto un po' in fretta qualche settimana fa, e nel testo parlo di tre donne di Matriz de Camaragibe: Célia, Luiza e Ana (nella foto qui a sinistra).
Qualche informazione su Matriz la potete trovare anche su questo blog, è la piccola città in cui ho trascorso tre anni e mezzo all'inizio della mia esperienza in Brasile, quasi 20 anni fa, un luogo che scherzosamente mi ritrovo spesso a soprannominare "il buco del c... del Brasile". Non per disprezzo, ma perché a volte sembra davvero un luogo dimenticato da Dio e dagli uomini.
Oltre a essere donne pensanti, due di loro (Célia e Ana) sono anche carissime amiche, compagne di strada.
Célia e io ci chiamiamo scherzosamente "comadre" (comare), perché sono stata madrina di cresima di Jane, la sua terzogenita. (nella foto qui a destra, insieme al marito João).
Ana invece è la mia sorella brasiliana di adozione, nel senso più completo che si può attribuire a questa parola. Non è un caso se i suoi nipoti, anche quelli nati dopo il mio rientro in Italia, mi conoscono come "Tia Sandra", Zia Sandra (malgrado le perplessità espresse una volta da una di loro, Gislaine, che andò a domandarle: "Ma la zia Sandra, è zia nostra in che modo?"...)
Vi lascio alla lettura di Donne Pensanti, se ne avete voglia.
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