23 giugno 2010

Aggiornamenti sul nubifragio

Non ho ancora ricevuto notizie dai miei amici e mi riprometto di provare a telefonare questa sera, ma ho fatto un giro sui quotidiani locali e ho scoperto notizie tutt'altro che confortanti.
Nello stato del Pernambuco i municipi colpiti sono 54 (di cui 7 in stato di calamità e 29 in stato di emergenza) mentre nello stato di Alagoas sono 17 quelli in stato di emergenza o di calamità (ho trovato informazioni incongruenti, in un giornale si parla di 15 in stato di calamità, in un altro di 17 in stato di emergenza, ma la sostanza cambia di poco). Della lista fa parte anche Matriz de Camaragibe, dove ho vissuto per tre anni e mezzo e dove abita un numero imprecisato di amici e conoscenti, oltre alla mia "famiglia brasiliana".

Stando sempre alle notizie divulgate ieri sera dai giornali locali, nel solo stato di Alagoas ci sarebbero oltre 600 dispersi. I morti totali (in realtà, i corpi recuperati) ammontavano a 41, di cui 12 in Pernambuco e 29 in Alagoas, ma è evidente che questo tragico bilancio è destinato ad aumentare. 
Nel solo stato del Pernambuco si calcola che sono andati distrutti o fortemente danneggiati circa 1.500 Km di strade: sì, avete letto bene, 1.500 chilometri solo nello stato del Pernambuco. E 18 mila persone rimaste senza tetto. E altri 25 mila sfollati.

Il governo federale sta inviando aiuti alimentari e infrastrutturali attraverso l'aeronautica militare, ma i collegamenti sono interrotti in molte zone a causa della rottura dei ponti (69 solo in Pernambuco) e non dappertutto è possibile atterrare con aerei ed elicotteri di soccorso. Sono inoltre stati liberati 100 milioni di reais (circa 45 milioni di euro) che serviranno all'acquisto di acqua potabile e cibo e per il noleggio di macchinari (dalle macchine di movimento terra ad altre attrezzature utili a ripristinare uno stato mediamente accettabile delle cose).

La candidata alla presidenza della Repubblica per il Partito Verde, la ex-ministra dell'Ambiente Marina Silva, ha criticato fortemente la mancanza di preparazione da parte dei vari livelli di governo e i massicci investimenti in interventi di emergenza. In questi ultimi anni il Brasile avrebbe investito solo 130 milioni di R$ in interventi infrastrutturali a fronte di oltre un miliardo in emergenza. Non vi ricorda qualcosa, per esempio un piccolo paese europeo a forma di stivale proiettato nel Mar Mediterraneo?...
(Se avete voglia di vedere una galleria fotografica, cliccate qui.)

1 commento:

ERICA RITACCO ha detto...

Ciao cara,

muito triste o que está acontecendo por lá. Este ano o Brasil teve muitos problemas com enchentes e vidas perdidas seja por negligencia de quem governa, seja por pouca infraestrutura, seja porque destruimos tanto a natureza que agora ela se rebela contra nós mesmos.

No Brasil, precisam tratar de melhor a infraestrutura, reduzir a corrupção e investir em educação, em uma verdadeira educação, que faz com que as pessoas compreendam que jogar lixo nas ruas ou nos rios só prejudicarà elas mesmas. Uma educação que faça com que o povo entenda o sentido de reciclar e que valorize a natureza que tem. Somos um País imenso, repleto de natura por todos os lados e não valorizamos como devíamos. Nao somos competentes e educados o suficiente para correr atrás de direitos como esses, infelizmente.

Espero que essa realidade mude porque me orgulho de ser brasileira e vivendo fora, me orgulho cada vez mais, mas me envergonho de termos ainda esses problemas.