È arrivata la lettera che mi nomina rappresentante ufficiale dell'IDHeC (Instituto Dom Helder Camara) in Italia.
Non so se sia maggiore l'onere o l'onore. Di certo è una responsabilità, ma anche un attestato di stima e di fiducia.
L'Istituto è depositario dei beni terreni appartenuti al vescovo dei poveri, morto nel 1999. Compresi i diritti d'autore. D'ora in avanti dovrò occuparmi di tutto ciò che riguarda i contatti con le case editrici italiane per le pubblicazioni future ma anche per eventuali opere sotto diritti e ancora in distribuzione in Italia.
È un compito che svolgo a titolo gratuito e per amore al Dom, una figura importantissima della storia e della cultura non solo del Brasile, ma del mondo intero. Il fatto che sia stato più volte candidato al premio Nobel per la Pace non è una coincidenza.

Spero di essere all'altezza del compito prestigioso che mi è stato affidato. Ma a questa speranza si affianca la certezza che c'è qualcuno che mi tiene la mano sul capo, come faceva tre anni fa mentre riscrivevo in italiano le sue meravigliose lettere dal Concilio Vaticano II...
1 commento:
Complimenti..
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