23 gennaio 2007

Inizia il secondo mandato di Lula

Con il lancio del PAC (Programa de Aceleração do Crescimento - Programma di Accelerazione della Crescita) è di fatto iniziato ieri il secondo mandato di Lula.
Riporto alcune osservazioni tratte da un editoriale di Kennedy Alencar e pubblicato sul giornale Folha de São Paulo.
Il punto più positivo è rappresentato dal tenore politico del discorso di Lula, che ha affermato esplicitamente di non volere entrare nell'onda "chavista" così di moda in America Latina.
"Crescere in modo corretto significa crescere mantenendo e ampliando le libertà civili e i diritti democratici", ha adetto il Presidente all'inizio del discorso. E ha proseguito: "La democrazia è l'ambiente più salutare per la crescita. Mi importerebbe poco ottenere un aumento del PIL se ciò implicasse, anche minimamente, una riduzione nella libertà democratica."
Un'altra novità positiva è rappresentata dalla diminuzione degli oneri fiscali per alcuni settori dell'economia, anche se secondo Alencar sarebbe stata più auspicabile una riduzione generale del carico tributario. In ogni caso, la scelta di alcuni settori da privilegiare, quali l'informatica e l'edilizia, è stata probabilmente ben azzeccata.
Altre misure annunciate sono la riduzione della burocrazia (vi ricorda qualcosa?) e un'ampio investimento in infrastrutture, specialmente legate ai trasporti (strade statali, vie fluviali, ferrovie, aeroporti, stazioni dei pulmann).
Come punti negativi, Alencar evidenzia che le misure fiscali annunciate difficilmente permetteranno la crescita economica auspicata (4,5% nel 2007, e 5% nei tre anni successivi).
Un'ulteriore critica, sollevata dal governatore dello stato di Minas Gerais, Aécio Neves, riguarda il fatto che i piani infrastrutturali sono stati decisi senza concertazione con i governi degli stati (anche se va detto che le infrastrutture finanziate dal governo centrale beneficieranno in primo luogo proprio gli stati che le riceveranno).

Come sempre, un programma di crescita che si appoggia su due pilastri fondamentali: opere pubbliche e riduzione fiscale per le imprese. Non è decisamente un programma di sinistra.
Meno male che sono stati decisi importanti stanziamenti anche per la scuola e l'università.

Come sempre, chi vivrà vedrà...

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