È quasi impossibile trovare un brasiliano veramente ateo e, anche in questo caso, gli sentiremmo probabilmente pronunciare la famosissima frase di Luis Buñuel: “Sono ateo, grazie a Dio!”.
A livello di religione istituzionalizzata, le confessioni cristiane giocano la parte del leone: il 73,8% si dichiara cattolico, il 10,8% protestante e il 15,4% evangelico di varie denominazioni. Rispetto a qualche anno fa però, il numero dei cattolici è diminuito, mentre è in aumento quello degli evangelici. Questo potrebbe essere imputato al fatto che la gente ha voglia di novità, anche in campo spirituale, o forse al fatto che la Chiesa sta scontando oggi la sua connivenza nel tempo con i vari regimi oppressivi che hanno governato il paese. Sta di fatto che prende forma anche qui, come accade ormai da tempo negli Stati Uniti, quel modo di trattare la religione come un business e di raccogliere le masse dei fedeli ( e le loro offerte ) con megashows mass-mediatici, in cui un serio discorso religioso trova ben poca cittadinanza.
Parlando di cristianesimo, non possiamo dimenticare di citare la Teologia della liberazione . nata nell’America Latina degli anni ’60 e che in Brasile ha visto i fratelli Leonardo e Clodovis Boff fra i loro principali interpreti. Dalla riflessione sgorgata dalla teologia della liberazione sono nate le CEBs, Comunità Ecclesiali di Base, nelle quali ancora oggi la teologia non viene studiata ma creata a partire dalla lettura della Parola e dal suo confronto con la dura realtà quotidiana delle periferie urbane e delle zone rurali. La Teologia della Liberazione ha dato vita a esperienze estremamente innovative, che non sempre hanno incontrato il consenso delle gerarchie vaticane, ma soprattutto a personalità di spicco nella lotta per la dignità dei poveri. Fra tutti, citiamo il grandissimo Dom Helder Camara, arcivescovo di Recife e Olinda e ‘pastore dei poveri’, scomparso nel 1999.
1 commento:
complimenti per il blog veramente interessante e poi la mia religione è il candomblè ti invito a vedere il mio blog http://newsfuturama.blogspot.com/ ciao e buon anno
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