03 dicembre 2006

Da Rio a Foz do Iguaçu: viaggio nel Paradiso Terrestre

La mattina di sabato 2 dicembre abbiamo salutato Rio de Janeiro, finalmente baciata dal sole, e siamo sbarcati nel paradiso terrestre.
Non chiedetemi di descrivervi lo spettacolo naturale delle Cataratte di Foz do Iguaçu: come direbbe il Poeta, "capire non lo può chi non lo prova".
Ieri pomeriggio abbiamo visitato il lato brasiliano, cioè la parte minore e meno suggestiva dell'area delle cascate, ma in compenso il punto da cui si gode un panorama d'insieme che dal lato argentino non è possibile vedere.
La mia impressione, nonostante sia uno spettacolo sempre bellissimo ed emozionante, è che ci sia molta meno acqua rispetto alle altre due volte in cui avevo visitato questo paradiso (1995 e 2003). Ho scattato pochissime fotografie, ma al mio rientro voglio proprio fare un paragone fra allora e oggi. Temo che il riscaldamento globale, ma soprattutto la costruzione di alcune piccole idroelettriche a monte del Rio Iguaçu, stiano danneggiando la stupenda cornice naturale delle cascate.
Oggi invece abbiamo visitato il lato argentino.
Il mio compagno di viaggio, nonostante la stanchezza (fa un caldo infernale e nel parco nazionale bisogna camminare su passerelle lunghe più di un chilometro per raggiungere i punti di interesse panoramico), continuava a ripetere: "Fantastico! Fantastico!"...
Io invece ripeto "Fantastico! Fantastico!" ogni volta che entro nell'Hotel che ci ospita, una costruzione in stile neocoloniale che si trova esattamente di fronte alle cascate, all'interno del parco nazionale.
Al mio ritorno inserirò le fotografie in un album virtuale e vi darò l'indirizzo dove andarle a vedere, così capirete meglio il mio entusiasmo.
Una nota di colore: prima di uscire dal parco nazionale argentino, questo pomeriggio, ho acquistato un bellissimo poncho in misto lana da indossare in Italia. Avrò di che vantarmi, nel freddo inverno bolognese...
Domattina andremo a visitare l'idroelettrica di Itaipu e al pomeriggio imabrcheremo alla volta di Brasilia.
A rileggerci presto con un nuovo episodio del mio diario di viaggio.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Mi emoziono a pensarti in questi posti stupendi, mentre io sono qui immersa nell'insolita nebbia che ci avvolge da ormai otto giorni. Però c'è una cosa che mi unisce a te paranuts e cojou del commercio equo che smangiucchio mentre faccio il mio turno al tendone natalizio.
Ti abbraccio forte.
Mela