28 dicembre 2006

Rio in fiamme

Attacchi della criminalità organizzata a posti di polizia e corriere di linea, in corso da questa mattina, hanno già provocato 18 morti a Rio de Janeiro (di cui 7 erano passeggeri di un pullman che andava da Rio a San Paolo e che è stato incendiato).
Lunedì ci sarà il cambio al vertice del governo dello stato di Rio, dicono si tratti di un'operazione orchestrata dai gruppi criminali per esercitare pressione sui nuovi assessori alla sicurezza pubblica e all'amministrazione penitenziaria che entreranno in carica il giorno 1.

Praticamente la città è sprofondata nel panico, in un clima da guerra civile che mina alle radici la già precaria sensazione di sicurezza della popolazione.
A ciò si aggiunge il caos più totale del traffico aereo, iniziato a giugno con il fallimento della Varig e che ha raggiunto il suo apice martedì 5 dicembre con il black out al sistema di sicurezza dell'aeroporto di Brasilia.
Una città in fiamme, un paese nel caos. Alla vigilia del capodanno, che faceva prevedere l'afflusso di un milione di persone solo nella spiaggia di Copacabana, per il tradizionale spettacolo di fuochi d'artificio.
Che strazio. Meno di un mese fa ero a Rio, la Città Meravigliosa. Mi si spezza il cuore al pensiero di questa situazione così dolorosamente violenta...

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