13 dicembre 2006

Clima prenatalizio

Recife, come Bologna, vanta una consolidata tradizione di luminarie natalizie e quest'anno sembra proprio che decoratori e paesaggisti si stiano sbizzarrendo.
L'allestimento più suggestivo che ho visto fino a questo momento si trova nella piazza prospiciente la compagnia elettrica, dove campeggiano due giganteschi alberi di Natale e un presepe di lampadine, sullo sfondo della fontana illuminata.
Anche gli acquisti impazzano: gli Shopping Centers sono pieni di gente, e nei mercatini si fa fatica a camminare.
In questi giorni viene pagata
la tredicesima e tutti si affrettano a saldare i debiti rimasti in sospeso per vedere quanto rimane da destinare all'acquisto dei regali e dei vestiti per le feste (parentesi: i telegiornali dei giorni scorsi hanno mostrato la Rua 25 de março a São Paulo, strada ad alta densità commerciale, dove sabato scorso sono passate, fra le 6 del mattino e le 6 di sera, circa un milione di acquirenti...).
Anche le scuole sono già finite e le spiagge cominciano a popolarsi.
La principale spiaggia urbana di Recife, Boa Viagem, alle 8 del mattino comincia a riempirsi di seggiole pieghevoli e ombrelloni, mentre ai bagnanti mattinieri (quelli della camminata salutare e del bagnetto prima di correre in ufficio) si sostituiscono le donne-lucertola (spalmate di creme e olii vari), le famigliole con bambini, le coppie attempate, le coppiette appiccicate, ragazzi e uomini di ogni età che giocano a foot-volley o a calcetto, improvvisando le porte con ciabatte ammucchiate o piantate nella sabbia.
Verso le 9 si comincia a smangiucchiare e a bere. Sull'arenile passano in continuazione i carretti dei gelati, dell'acqua di cocco, del formaggio alla brace, dell'ananas sbucciato e tagliato. E poi, i venditori a piedi con i loro sacchi di anacardi tostati, le loro bacinelle piene di gamberi aglio-e-olio, i thermos giganti contenenti i "caldinhos", brodi densi e caldi a base di fagioli oppure di gamberi o ancora di granchio.
Il "caldinho" viene servito nel suo bicchiere di carta, non prima di aver depositato sul fondo un ovetto di quaglia sodo, un'oliva verde e, nel caso del "caldinho de feijão", annche qualche pezzettino di torresmo, grasso di maiale tostato, molto simile ai nostri ciccioli secchi.
Tutta questa roba così pesante, al mattino?, diranno i miei piccoli e grandi lettori. Beh, tutta questa roba viene solitamente innaffiata con qualche buon bicchiere di birra "estupidamente gelada", fredda in un modo pazzesco.
Questo è il clima prenatalizio alla brasiliana, o meglio, alla pernambucana (Recife è la capitale dello stato del Pernambuco).
Non chiedetemi perché, ma non provo nessunissima nostalgia della neve, delle slitte e delle immagini di Babbo Natale...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

A dire il vero, nemmeno qui a Bologna ci sono poi tutta 'sta neve e tutte 'ste slitte. Sui Babbi Natale invece ci si spreca: non c'è condominio, terrazzo, finestra, oramai che non esponga il suo bravo Babbino Natale arrampicatore!
Aiuto! Siamo circondati!

Anonimo ha detto...

Devo dire che fin'ora non è stato manco freddo, non si usciva con le ciabattine e il costume, ma c'era il sole che splendeva tutto il giorno.
A parte la birra ghiacciata i gamberoni li ho mangiati anche a mestre, pure il brodetto....che differenza c'è?
ciao dani